martedì 29 novembre 2016

Step 17: brevetti

IL BLU ELETTRICO NEI BREVETTI

US 6731051 B2


Si tratta di una lampadina elettrica che emette un colore blu elettrico quando è energizzata. E' composto da un involucro che trasmette la luce che possiede all'interno una sorgente elettrica. La superficie di questo involucro è invece rivestita da un solfato di silice, un pigmento di allumino-silicato e blu cobalto. 

venerdì 18 novembre 2016

Step 16: design

IL BLU ELETTRICO NEL DESIGN




Questa lampada, prodotta come parte della prima mostra del gruppo Memphis, è stata descritta dal progettista "come un piccolo cane che posso portare con me". Presenta delle lampadine a vista sulla schiena che simulano l'armatura di uno stegosauro e quattro ruote che gli permettono di essere trascinata, risulta come una tra le più divertenti creazioni nella collezione di debutto del gruppo dal 1981. In perfetto stile Radical, questo oggetto rappresenta uno tra gli oggetti chiave per la nascita del design Neomodern praticato in primo luogo dallo studio Memphis.
L’origine del Radical design va cercato nell’esperienza di alcuni giovani designer di “opposizione” che, in linea con le lotte politiche e studentesche che animano il 1968, cercano di emergere attraverso la progettazione di oggetti ironici ed eccentrici nei linguaggi, nelle forme e innovativi nelle funzioni d’uso. Oggetto della contestazione è la produzione del design Razionalista, dominante in questo periodo.
Il Radical design, detto anche Anti-design o Contro-design, si diffonde inizialmente a Firenze con i gruppi Archizoom e Superstudio , si espande influenzando Milano, l’Europa ed infine tutto il panorama internazionale. Spunti e modelli di riferimento sono la Pop art, le avanguardie artistiche (cui il design Radicale riconduce, almeno nella sua prima fase) e il lavoro di Ettore Sottsass che fa della materia e del colore strumenti essenziali del progetto.
Dal 1970 il design radicale trova ampio spazio nelle pagine della rivista Casabella, diretta da Alessandro Mendini che aderisce al movimento. Tra gli altri designer che sposano la vocazione sperimentale e il compito di trasformazione dei modelli culturali dei radicali anche Gaetano Pesce, Buti, Strum, Dalisi e Raggi, tutti presenti alla mostra Italy: the new domestic landscape allestita al MoMa di New York nel 1972.  Il movimento si esaurisce infine verso la metà degli anni Settanta, quando i radical-designer cominciano ad abbandonare la sperimentazione e l’avanguardia per inaugurare un nuovo indirizzo, quello della collaborazione pragmatica con il mondo della produzione. Nasce così il Neomodern, o design Neomoderno, rappresentato in primo luogo dall’esperienza di Alchymia e dello studio Memphis






Grazie alle nuove tecnologie e invenzioni con la plastica, Zaha Hadid ha creato dal design accattivante e dalle linee pure. L'idea è stata quella di piegare un foglio rotondo in plastica lungo due linee di modo che i bordi si incontrino sul retro senza però toccarsi, e poi piegato a metà per creare il sedile e lo schienale. E' una sedia totalmente moderna caratterizzata dal minimalismo e dall'essenzialità.

lunedì 14 novembre 2016

Step 15: pubblicità

IL BLU ELETTRICO NELLA PUBBLICITA'



Molti gli altri artisti che danno il loro contributo per Campari: Leonetto Cappiello realizza una serie di manifesti. Definito il padre del poster moderno, l’artista italiano Leonetto Cappiello (1875-1942) realizzava poster pubblicitari e articoli da collezione. Nell’arco di 40 anni, legando i prodotti a immagini vivide e memorabili, Cappiello produsse 1000 poster immaginifici che rappresentavano bevande, ballerini, letteratura, drammi, viaggi e sale da musica.





Per pubblicizzare il Cinzano Soda, Raymond Savignac, inconfondibile e divertente affichiste parigino che ha molto lavorato in Italia nel dopoguerra, utilizza un'ambientazione estiva con un bagnante ovvero un buffo omino blu elettrico  che si confonde con il colore del marchio per metà rosso come la bevanda.
Il poster è di grande dimensioni e dipinto a tempera (1950)




  

In questa pubblicità Erberto Carboni è stato schematico, didascalico, figurativo.
Pubblicizza la "vera pasta all'uovo" e non pubblicizza il prodotto stesso, ma la materia prima con il quale esso è fatto: "con cinque uova per chilogrammo", rappresentando una gallina in silohuette, all'intetno della quale ci sono cinque uova.
Rende la percezione veloce ed efficace, colpendo l'osservatore e suscitando interesse, facendo un riferimento alla connotazione e alla denotazione che la gallina e le uova fresche hanno intrinseche.
Una pubblicità semplice ed efficace, con pochi elementi figurativi.






In Italia si assiste al' inizio del boom economico.
Un piccolo segnale del benessere è anche rappresentato dai biscotti, che si impongono su tutte le tavole come alternativa più golosa e più "ricca" rispetto al rustico pane.Il manifesto invita le famiglie al consumo: non c'è un momento particolare per mangiare i Pavesini, ma "è sempre l' ora", come recita il fortunatissimo slogan, entrato nel linguaggio stesso degli italiani.
Carboni visualizza il messaggio con una immagine influenzata dal linguaggio della Pop Art.
Si tratta di un orologio, un grosso cipollone con tanto di lancette, dove al posto delle ore non ci sono i numeri, bensì i biscotti Pavesini, la cui confezione compare sotto la scritta, dai caratteri grandi, semplici e nitidi.




Polo - Ralph Lauren, campagna pubblicitaria, 2013





Bmw - campagna pubblicitaria, 2015



sabato 12 novembre 2016

Step 14: chimica

IL BLU ELETTRICO NELLA CHIMICA


Il blu elettrico è un pigmento che non esiste in natura. Esso deriva, come tutte le altre gradazioni di blu, dal blu egizio che è il pigmento blu più antico presente in natura.

Il blu elettrico può avvicinarsi al pigmento sintetico del blu oltremare che opportunamente miscelato può determinare la tonalità in questione.




Il blu egiziano è chimicamente conosciuto come silicato di calcio e rame (CaCuSi4O10 oppure CaO·CuO·4SiO2). E' un pigmento usato dagli egiziani da migliaia di anni, ed è considerato il primo pigmento di origine sintetica. Conosciuto dagli Egizi, dagli Etruschi, dai Greci e dai Romani fu impiegato anche nel medioevo e nel rinascimento. Si tratta di un doppio silicato di rame e calcio, ottenuto dal riscaldamento della silice, malachite, carbonato di calcio e carbonato di sodio. Può essere preparato mediante precipitazione di sabbia, rame e natron (carbonato idrato di sodio) riscaldando la miscela, in forma di piccole sfere, in una fornace. La calce era necessaria per una migliore produzione, ma probabilmente veniva già usata una sabbia ricca di calcio.





Il blu è un pigmento che non è presente in molti elementi naturali. Uno dei pigmenti più preziosi usati per creare il blu e le sue sfumature è l’oltremare ricavato dalle pietre di lapislazzuli. Questa pietra si trova in natura nella valle del Badakshan, nel nord-est dell’Afghanistan. Il processo necessario per ottenere il pigmento blu dalla pietra di lapislazzuli è un procedimento di vera e propria estrazione. Per estrarre il pigmento, la pietra veniva ricoperta di cera e resina che venivano strofinati sulla pietra. Il tutto veniva poi lavato con soda caustica per quindi ottenere grani di polvere contenenti la sola parte blu della pietra. Questo processo veniva ripetuto più volte sulla stessa pietra, ottenendo inizialmente pigmenti di blu più intenso ed in seguito pigmenti meno intensi di blu.


All’inizio del 19° secolo i chimici francesi Jean Baptiste Guimet e Christian Gmelin utilizzarono metodi di analisi chimica quantitativa per identificare i componenti del blu oltremare. Nel 1806 riuscirono infine ad identificarne la struttura: un composto di solfosilicato contenente sodio e alluminio. Vent’anni più tardi, nel 1826, riuscirono a sintetizzare un pigmento sintetico di oltremare, chiamato oltremare francese.
Il Lazurite, componente principale dei lapislazzuli, è il minerale dal quale si ricava il pigmento blu oltremare. Il pigmento si ottiene arroventando a 800°C 100 parti di caolino, 80 di silicato e solfato di sodio, 80 di zolfo, 10-15 di carbone di legna e carbonato. La sua composizione chimica presenta silicato di alluminio e solfuro di sodio mentre la sua formula chimica è infatti  2Na2Al2Si2O6 + NaS2.

E’ un pigmento che ha bisogno di una quantità media di diluente e si possono ottenere varie sfumature giocando appunto con la quantità del diluente ovvero l’olio.


venerdì 11 novembre 2016

Step 13: comics

IL BLU NEL FUMETTO

Nell'ambito del colore blu all'interno del fumetto e del dialogo volevo segnalare la storia di Superman Blu e Superman Rosso una storia immaginaria che appare nel fumetto di Superman scritto da Leo Dorfman con Curt Swan. Superman, per risolvere diversi problemi, inventa una macchina alimentata da diversi tipi di Kryptonite che incrementano la sua intelligenza ma esso ha un inaspettato effetto collaterale, divide in due esseri Superman stesso che si sdoppia appunto in Superman Blu e Superman Rosso.

Ecco la prima versione degli episodi relativi a Superman Blu/Superman Rosso del 1963




Ecco la seconda versione del 1997


lunedì 7 novembre 2016

Step 12: in cucina

IL BLU NEL CIBO

Il blu elettrico è un colore che difficilmente fa riferimento ad un cibo in quanto il colore blu, anche negli studi di ergonomia cognitiva, è un colore che non invita all’assaggio o comunque nella tradizione popolare non è quasi mai stato utilizzato e valorizzato come accezione ad un cibo.
Nonostante ciò il blu elettrico è presente nei cibi principalmente come colorante poiché nessun cibo in natura è di tal colore.



  • Primi piatti
Propongo la ricetta di un piatto dalla sfumature blu elettrico date da particolari ingredienti, come in questo caso dal sale blu di Persia, che conferisce alla pietanza il colore in questione.



Ingredienti per 4 persone:
8 g Lemongrass 2 steli
2 cucchiai parmigiano reggiano 
20 g burro 
20 g Olio extravergine d’oliva 
40 g olio all’arancio 
10 g Sale blu di persia q.b






  • Dolciumi
I dolciumi sono una delle categorie dove vengono sperimentati i colori più svariati e bizzarri, probabilmente per richiamare quel senso di giocosità e sperimentazione più svariata.


Vi propongo in tal caso delle caramelle gommose di colore blu elettrico, dei dolcissimi Cupcake decorati con una crema del colore in questione e i famosissimi M&M's ovvero dei confetti colorati esternamente di blu elettrico e ripieni di cioccolato. 


  • Cocktail
Anche nell’ambito dei cocktail volevo segnalarvi dei drink originali del colore blu elettrico:


Hpnotiq 
Rum al cocco 
Succo d’ananas





Tequila
Blue Curacao 
Succo di limone




Vodka
Light sweet n' sour mix
Lemon soda
Limonata di mirtilli





  • Vino
Volevo proporvi inoltre un vino Blu chiamato Blue Nun, innovazione della compagnia spagnola di vini Gik.
Questo vino è creato da un mix di uva rossa e bianca provenienti da 4 differenti aree della Spagna: La Rioja, Castilla-La Mancha, León and Zaragoza


Step 11: un documento

BLU ELETTRICO NEI DOCUMENTI 


A Madness of Angel è il primo di una serie di quattro libri che vedono protagonista lo stregone Matthew Swift.

Gli altri libri della saga sono "The Midnight Mayor", pubblicato nel 2010, "The Neon Court" del 2011 e "The Minority Council" del 2012 che proseguono la vicenda e le avventure di Matthew Swift.

E’ un romanzo urban fantasy il cui protagonista è Matthew Swift, che due anni dopo essere stato ucciso si ritrova di nuovo vivo nella sua vecchia casa. L'unico scopo di Matthew è sopravvivere e vendicarsi di chi l'ha ucciso ma dentro di lui vive qualcosa di estraneo, si fanno chiamare "angeli elettrici blu".

Anche la copertina del libro sembra richiamare oltre al colore blu elettrico, più volte citato e evocato nel libro, l'idea di "magia urbana", basata sulle luci elettriche, i telefoni, i gas di scarico e così via.


CITAZIONI DALLA SAGA

“My name is Matthew Swift. I’m a sorcerer, the only one in the city who survived Robert Bakker’s purge. I was killed by my teacher’s shadow and my body dissolved into telephone static and all they had left to bury was a bit of blood. Then we came back, and I am we and we are me, and we are the blue electric angels, creatures of the phones and the wires, the gods made from the surplus life you miserable excuse for mortals pour into all things electric. I am the Midnight Mayor, the protector of the city, the guardian of the night, the keeper of the gates, the watcher on the walls. We turned back the death of cities, we were there when Lady Neon died, we drove the creature called Blackout into the shadows at the end of the alleys, we are light, we are life, we are fire and, would you believe it, the word that best describes our condition right now is cranky".
― Kate Griffin, The Minority Council, 2012


“I was the apprentice of Robert James Bakker. I'm sure you've heard of him. I am a sorcerer. I was there when Bakker died. We... made it happen. I too have met death, and did not have to peel the bones away from my chest to survive the encounter. I am also, and incidentally, the Midnight Mayor, the blue electric angels, the fire in the wire, the song in the telephones, and we are having a bad week. Be smart; fear us.”
― Kate Griffin, The Midnight Mayor, 2010