venerdì 18 novembre 2016

Step 16: design

IL BLU ELETTRICO NEL DESIGN




Questa lampada, prodotta come parte della prima mostra del gruppo Memphis, è stata descritta dal progettista "come un piccolo cane che posso portare con me". Presenta delle lampadine a vista sulla schiena che simulano l'armatura di uno stegosauro e quattro ruote che gli permettono di essere trascinata, risulta come una tra le più divertenti creazioni nella collezione di debutto del gruppo dal 1981. In perfetto stile Radical, questo oggetto rappresenta uno tra gli oggetti chiave per la nascita del design Neomodern praticato in primo luogo dallo studio Memphis.
L’origine del Radical design va cercato nell’esperienza di alcuni giovani designer di “opposizione” che, in linea con le lotte politiche e studentesche che animano il 1968, cercano di emergere attraverso la progettazione di oggetti ironici ed eccentrici nei linguaggi, nelle forme e innovativi nelle funzioni d’uso. Oggetto della contestazione è la produzione del design Razionalista, dominante in questo periodo.
Il Radical design, detto anche Anti-design o Contro-design, si diffonde inizialmente a Firenze con i gruppi Archizoom e Superstudio , si espande influenzando Milano, l’Europa ed infine tutto il panorama internazionale. Spunti e modelli di riferimento sono la Pop art, le avanguardie artistiche (cui il design Radicale riconduce, almeno nella sua prima fase) e il lavoro di Ettore Sottsass che fa della materia e del colore strumenti essenziali del progetto.
Dal 1970 il design radicale trova ampio spazio nelle pagine della rivista Casabella, diretta da Alessandro Mendini che aderisce al movimento. Tra gli altri designer che sposano la vocazione sperimentale e il compito di trasformazione dei modelli culturali dei radicali anche Gaetano Pesce, Buti, Strum, Dalisi e Raggi, tutti presenti alla mostra Italy: the new domestic landscape allestita al MoMa di New York nel 1972.  Il movimento si esaurisce infine verso la metà degli anni Settanta, quando i radical-designer cominciano ad abbandonare la sperimentazione e l’avanguardia per inaugurare un nuovo indirizzo, quello della collaborazione pragmatica con il mondo della produzione. Nasce così il Neomodern, o design Neomoderno, rappresentato in primo luogo dall’esperienza di Alchymia e dello studio Memphis






Grazie alle nuove tecnologie e invenzioni con la plastica, Zaha Hadid ha creato dal design accattivante e dalle linee pure. L'idea è stata quella di piegare un foglio rotondo in plastica lungo due linee di modo che i bordi si incontrino sul retro senza però toccarsi, e poi piegato a metà per creare il sedile e lo schienale. E' una sedia totalmente moderna caratterizzata dal minimalismo e dall'essenzialità.

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